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Wednesday, 30 May 2018 13:58

SPENSIERATEZZA MALINCONICA DI GINO PAOLI AL FESTIVAL DELLA BELLEZZA

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"La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare" (Herman Hesse)

Dal 27 maggio al 10 giugno 2018, Verona ospita la quinta edizione del Festival della Bellezza, una manifestazione che offre spunti di riflessione sulla bellezza intesa non tanto in senso oggettivo ma come espressione racchiusa nelle opere di grandi artisti.

Le locations, scelte non a caso COME il Teatro Romano, il Teatro Filarmonico e uno degli esempi più belli di giardino all'italiana Il Giardino Giusti.

Tema di questa edizione sono gli anni '60 e '70; anni di fermento culturale e artistico, con particolare attenzione al fenomeno della canzone d'autore.

Il secondo appuntamento sul palco del Teatro Romano, per l'occasione sold-out,è stato con Gino Paoli classe 1934, primo interprete della canzone d'autore che, con gli Amici della Scuola Genovese, ha dato il via al connubio tra il testo poetico e la musica,accompagnato dal Trio Kàla: Rita Marculli al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Alfredo Golino alla batteria.

"Paoli canta Paoli"questo il titolo del concerto il giusto concentrato di tutta la serata.

Gino Paoli e il suo essere distaccato dal mondo pur essendone interprete dei sentimenti, un racconto malinconico di chi ha già vissuto una vita e ora non deve chiedere permesso a nessuno, sul tempo trascorso, sui ricordi che sbiadiscono e sulla consapevolezza che "di te resta cosa hai dato non quello che hai avuto".

I maggiori successi del cantante di Monfalcone, sono rivisti in chiave Jazz ed è un susseguirsi: "Cosa farò da grande", "Sassi", "Il mare, il cielo, un uomo", "Sapore di Sale", "Che cosa c'è", "In un caffè", "La gatta", "Fingere di te", "E m'innamorerai", "Un altro amore", "Vivere ancora", "Albergo a ore" (Herbert Pagani 1944-1988) "Il cielo in una stanza", "Una lunga storia d'amore", "Senza fine"; bis con "Quattro amici al bar"

Riprendendo il filo del ricordo e degli amici che non ci sono più, ha reso omaggio a Bruno Lauzi (1937-2006)"Ritornerai", Luigi Tenco (1938-1967)"Vedrai", “Il Nostro Concerto” Umberto Bindi (1932-2002).

Nota di colore della serata, la pioggia arrivata alle 22.30 che ha permesso al pubblico in platea, di avvicinarsi al palco per ripararsi, godendo in questo modo di una posizione privilegiata sino alla fine del live. Un pubblico disciplinato che ha saputo “dare” a Gino Paoli oltre che ricevere.

Organizzazione ineccepibile quella del Festival della Bellezza (IDEM).

Read 13910 times Last modified on Friday, 31 March 2023 08:48
Cinzia Bighellini

Dalle arti marziali ai cartoons, insaziabile curiosa, ascolto il mondo che mi circonda in tutte le sue sfumature esprimendolo attraverso la scrittura, mia grande passione da sempre.

Website: www.radiogarda.fm

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