La cornice ad una serata perfetta l'ha offerta il Teatro Romano di Verona, con la location il panorama e la temperatura graziata dal caldo dei giorni precedenti, il soggetto: il concerto dei britannici Incognito, una tra la band di acid jazz/jazz funk attualmente
attive, capitanata dal suo leader storico Jean-Paul "Bluey" Maunick, perno della formazione che ha visto alternarsi negli anni sassofonisti, bassisti, batteristi e vocalist di calibro internazionale.
Un Teatro Romano gremito di appassionati, che hanno saputo cogliere fin dall'inizio lo spirito del concerto all'insegna della fratellanza e della musica che abbatte ogni barriera, come ricorda "Bluey" nei suoi brevi monologhi introduttivi ai brani.
Gli stessi Incognito sono portatori sani del messaggio, un melting pot di origini culturali, etniche, che non poteva che riversarsi nella loro musica un mix di jazz, soul, funk, dando vita all'acid jazz.
Un concerto dai ritmi coinvolgenti e straordinari che sottolineano ancora un a volta lo spessore musicale e artistico degli Incognito, sul palco del live al Teatro Romano una formazione da brividi e dalle vibrazioni uniche.
Un crescendo musicale che ha travolto il pubblico e che ha portato tutto l'Anfiteatro Romano a ballare al ritmo dei brani più famosi della band.
La scaletta:
- Parisenne Girl
- Labour of Love
- Only a Matter of Time
- I See the Sun
- When The Sun Comes Down
- A Shade of Blue
- Still a Friend of Mine
- Colibri
- The B&K &Supersonic Lord Sumo
- 1975
- As
- (Stevie Wonder cover)
- I Love What You Do for Me
- Deep Waters
- Don’t You Worry ‘bout a Thing
- (Stevie Wonder cover)
- Always There
In chiusura a ribadire il messaggio di pace, amore e fratellanza: Is This Love (Bob Marley & The Wailers.)
Organizzazione impeccabile come sempre quella di Eventi Verona.