Un anno fa il reclutamento di volontari per quello che sembrava un esperimento: farsi fotografare in casa propria.Non un ritratto qualsiasi dunque, ma una ricerca sul binomio persona-casa.Quali sguardi, quali atteggiamenti, quali espressioni si assumono quando ci si trova nell’ambiente a noi più familiare? Che gesti quotidiani e caratteristici si compiono, quali stanze narrano la nostra vita?Nell'emozionante percorso di incontri, in questi mesi Gianluca De Santi è entrato fisicamente nello spazio altrui, con entusiasmo e delicatezza, scoprendo presto anche aspetti inattesi: non per tutti infatti la Casa corrisponde alle proprie quattro mura. Alcuni hanno scelto di farsi ritrarre in luoghi diversi, ma che per loro rappresentavano la Casa molto più dell’abitazione.Alla fine del progetto, 33 persone si sono lasciate conoscere un po' di più, un po' per gioco, un po' per mettersi alla prova (E "Non per tutti parlare di sé davanti ad un obiettivo è stato un momento intimo facile da condividere” racconta oggi Gianluca).Rieccole finalmente riunite sotto lo stesso tetto, nella mostra "Home Portraits" dal 21 al 23 maggio 2015 a "Libre Verona".Gianluca De Santi è partito dalla "Casa" come denominatore comune, finendo per cogliere, dei suoi soggetti, l'unicità.