"Mario dame un'ombreta de vin" e Mario arrivava con il bicchiere e lo riempiva del vino sfuso della casa. Non c'era da scegliere l'etichetta ma solo se rosso o bianco.
Questo risveglia la memoria dell' osteria, con i tavolini di legno sui quali i giocatori di carte picchiavano spesso i pugni, arrabbiati, magari un pochino alticci, perchè le ombre de vin che si bevevano erano più di una.
Così la manifestazione di Hostaria Verona, svoltasi dal 16 al 18 ottobre, lungo un percorso studiato per le vie del centro di Verona, ha voluto rievocare la convivialità ed il piacere di sorseggiare del buon vino, chiaccherando e passeggiando per il centro di Verona. Tre giorni nei quali la città scaligera si è trasformata in un' osteria a cielo aperto.
Più di 300 vini proposti da un'ottantina di cantine veronesi, che hanno aderito alla manifestazione, facendo conoscere i propri prodotti provenienti dalle eccellenze delle zone di produzione del Custoza, del Lugana, del Soave, del Valpolicella, del Bardolino, del Durello.
Piccoli stand dislocati lungo un percorso di tre chilometri, nei quali oltre che sorseggiare il vino si è potuto dialogare con l'operatore per conoscere e magari avvicinarsi alla cultura del vino, alla passione di veder maturare un frutto per poi berne il nettare.
Il vino non si inventa...... una vecchia storia racconta che un uomo sul letto di morte, volle i figli attorno a sé per svelare loro un segreto: "ricordate figlioli che il vino si fa anche con l'uva".
Al Festival del vino di Verona hanno aderito anche una cinquantina di esercizi pubblici del centro storico, che per l'occasione hanno preparato menù ad hoc, oltre alla presenza in Piazza Brà, Piazza delle Erbe e Arsenale di Hostarie gastronomiche dove si è potuto assaporare piatti tipici scaligeri.
In Piazza San Zeno, si è dato vita "all' Hosteria degli ospiti" con stand di cantine delle Colline Moreniche del Garda e Terre Verdiane, dove si è potuto degustare i vini tipici fra i quali il Lambrusco e la Malvasia, oltre a specialità gastronomiche dei territori.
Una volta era usanza festeggiare la vendemmia e Hostaria, è stata proprio come una grande festa. Un'opportunità per mantenere aperto un dialogo e di confronto nel quale il vino ha fatto da trait d'union.
Un plauso all'organizzazione di Hostaria Verona che ha saputo gestire con cura un afflusso di persone non indifferente, oltre a tutti coloro che hanno collaborato per mantenere la pulizia e la sicurezza durante i tre giorni di manifestazione. Che dire: “bravi”