Grande successo, al Teatro Ristori con il concerto n. 1354 e la presenza di due grandi musiciste: Francesca Dego al violino e Francesca Leonardi al pianoforte. Giovanissime ma già con una carriera alle spalle, da far invidia a qualsiasi artista, queste due giovani concertiste sono conosciute a livello mondiale e considerate fra le migliori interpreti italiane di oggi.
Per Verona hanno eseguito tre sonate di Ludwig van Beethoven ed il pubblico presente non ha risparmiato gli applausi. Una performance impeccabile dal punto di vista tecnico, tanto che chi ascoltava è rimasto ipnotizzato dalla simbiosi che si è creata sul palco fra le due artiste.
In coda alle celebri sonate di Beethoven è stato eseguito un brano, commissionato dalle Società Amici della Musica di Verona e Padova, del compositore Alberto Schiavo. Difficile tenere il confronto con il grande maestro che l’ha preceduto ma il suo “e d’ego l’adorni”, proprio in omaggio a Beethoven, è stata una stupenda sorpresa.
Una dolcissima melodia composta con soli tre accordi LVBche corrispondono alle iniziali del nome completo di Ludwig Van Beethoven. Inoltre Schiavo ha tenuto a sottolineare che si è trattato di un triplice omaggio: “a Beethoven ma anche alle due meravigliose interpreti (Dego e Leonardi). Il titolo, infatti, "E d'ego l'adorni" è un anagramma dei due cognomi delle musiciste ed è un riferimento a Beethoven, il cui spirito (derivato dalla precedente esecuzione delle sue sonate durante il concerto) ancora aleggia nella sala durante l'esecuzione del mio brano investendo le interpreti (e con loro tutto il pubblico) adornandoci con la sua personalità...e d'ego l'adorni...appunto”.
In chiusura del concerto le due artiste hanno regalato al pubblico due brevi fuori programma: la n.6 delle danze tedesche di Beethoven e la n.2 bagatella di Ferruccio Busoni.