Il terzo appuntamento del Verona Folk 2017, nella cornice del parco di Villa Venier a Sommacampagna (VR),ha visto come protagonista, unica data in Veneto e registrando il tutto esaurito, uno dei maggiori cantautori italiani: Eugenio Finardi.
Il tour tributo ai "40 Anni di Musica Ribelle - Diesel Edition" rende omaggio all'album “Diesel” pubblicato da Finardi nel 1977 e divenuto una pietra miliare della carriera del cantautore milanese.
"Musicista bipolare", per definizione dello stesso Finardi, che nel corso della sua carriera, si è sempre posto in modo trasversale rispetto al mondo della musica, senza lasciarsi influenzare da dinamiche commerciali, spaziando in sonorità che vanno dal blues all' hard rock, dal folk al reggae e alle ballad acustiche, sino ai registri più sincopati di matrice jazz.
Finardi è un artista figlio del suo tempo dallo stile sempre coerente con i suoi tratti espressivi e definendo così questo nuovo progetto: “è il mio ritorno al futuro. Sono andato a scavare tra bobine, suoni, canzoni, ricordi e ho trovato l'energia che vibra nelle ossa ed entra nella pelle".
"40 Anni di Musica Ribelle - Diesel Edition" non è solo il festeggiare un successo nel tempo, ma quello rimarcare un esempio dei più lucidi di collettivo, nel quale è stata tangibile la coesione tra il modo di suonare e scrivere parole a quello di vivere e di essere.
Il rivivere di una generazione all'epoca unita da un'utopia, erano gli anni della Cramps fulcro e fucina di creatività ed emozioni, dove il denaro era considerato un mero strumento borghese.
Finardi e la band di giovani, ricca di energia, che lo segue ormai da sei anni, composta da Giovanni Maggiore detto Giuvazza alle chitarre elettriche, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinengo alla batteria e la new entry, 21 anni di età, Maximilian Agostini alle tastiere, hanno rapito il pubblico : "Voglio", "Soldi", "La C.I.A." una canzone nata quasi per scherzo, "Oggi ho imparato a volare", "La Radio" nata come jingle per l'emittente Radio Milano Centrale, ora Radio Popolare, diventata poi una canzone inno delle radio libere di allora, "Musica Ribelle" primo vero pezzo di rock italiano ("Sugo" - 1976), "Se solo avessi" ("Non gettate alcun oggetto dai finestrini" - 1975), "Le Ragazze di Osaka" ("Dal Blu" - 1983), "Scuola" , "Giai Phong", brano nato dopo la lettura del libro omonimo "Giai Phong! La liberazione di Saigon" scritto dal giornalista/scrittore Tiziano Terzani (1938-2004) ("Diesel" - 1977).
E poi ancora: "Non diventare grande mai" precedutoda una riflessione sulle intuizioni che all'epoca hanno portato Finardi a scrivere il brano nonostante la giovane età, "Si può vivere anche a Milano", "Non è nel cuore" , "Scimmia" un racconto freddo e crudele sulla droga, "Zucchero" ("Diesel" - 1977), "Un uomo" ("Occhi" - 1996), "Patrizia" ("Finardi" - 1981).
La chiosa al concerto è arrivata con i bis: "Extraterrestre" dall'album "Blitz" - 1978, un blues tratto dall'album "Anima Blues" - 2005, Amore diverso" una bellissima dichiarazione d'amore alla figlia, nata con la Sindrome di Down ("Dal Blu" - 1983).
Nel corso del concerto Finardi ha dato spazio alla chitarra psicadelica di Giovanni Maggiore "Giuvazza", che ha presentato, due brani del suo primo album prodotto da Eugenio Finardi, di prossima pubblicazione,"Nudisti al sole" e "Ti stai cercando".
Un grazie va a Verona Box Office, per l’impegno e l’organizzazione impeccabile della rassegna che si concluderà al Teatro Romano di Verona il 31/08/2017 alle ore 21.30 con gli Inti-Illimani Historico.