La sera del Primo gennaio, al Teatro Nuovo di Verona, è andato in scena il balletto più famoso del mondo: Il Lago dei Cigni. Un appuntamento che in molti aspettavano per iniziare l’anno in un’atmosfera magica.
Il teatro gremiva di persone di tutte le età, da chi ricordava le vecchie rappresentazioni a chi, con occhi sognanti, non vedeva l’ora di ammirare i volteggi dei ballerini della compagnia del Ballet of Moscow. Il Balletto di Mosca “New Classical Ballet” è una giovane Compagnia privata di balletto russo fondata all’inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo, ma anche ricercare nuove forme coreografiche.
Molti giovani e bambini sia in platea che sui palchetti e in galleria, alcuni incantati e attenti dall’inizio alla fine altri invece, molto meno predisposti, hanno poi ceduto alle braccia di Morfeo e si sono lasciati cullare dalle note di P. I. Tchaikowsky.
La romantica trama racconta la storia della principessa Odette, vittima del sortilegio del perfido mago Rothbart a cui la principessa aveva negato il suo amore, che la costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento di vero amore quello che nascerà tra lei e il principe Sigfried, interpretato dal Svetlitsan Evgenii. Solista principale del Teatrodell’Opera di Lviv, Evgenii inizia gli studi all’età di 5 anni presso l’Accademia Statale di Danza per poi laurearsi a pieni voti pressi l’Accademia Statale di Ballo di Lviv nel 1998. Da quel momento la sua carriera inizia a collezionare premi e riconoscimenti fino ad arrivare nel 2015 come solista del Ballet of Moscow.
La delicatezza, la regalità e la bontà che caratterizzano Odette, sono state ben interpretate da Olga Kifiak, solista principale del Teatro di Stato di Kiev e dal 2015 solista del Ballet of Moscow, in perfetta contrapposizione con la figura di Odile, la sosia di Odette figlia del perfido mago. Ammaliatrice e ingannatrice quest’ultima ha primeggiato nel III atto attraverso virtuosismi di danza che, anche previsti dalla coreografia, sono stati ben eseguiti e apprezzati dal pubblico.
Molti applausi hanno ricevuto anche il perfido mago Rothbart e il giullare di corte pur essendo due figure secondarie, hanno saputo coniugare fisicità e virtuosismi dando ad ogni personaggio il giusto carattere, unico modo per poter trasportare lo spettatore all’interno della storia.
Gli applausi finali hanno giustamente premiato i ballerini che si sono resi portavoce di una tradizione, quella del balletto che la compagnia del Ballet of Moskow cerca di far conoscere e che considera al giorno d’oggi “un veicolo per diffondere il vero senso di umanesimo e di bellezza, mostrando nobili azioni morali che arricchiscono spiritualmente le persone”.
Cast
Musiche di: P.I. Tchaikovsky
Coreografie: M. Petipa
Solisti principali: Svetlitsa Evgenii – Olga Kifiak
Ballet of Moscow