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Garda Events

Garda Events (95)

Gli eventi dedicati all’ arte, alla cultura, al life style, all’ enogastronomia e al territorio che Radio Garda Fm, con una cronaca dettagliata dei fatti, ha scelto di seguire per Voi. La Prima Radio del Lago di Garda… è sempre in prima fila.

Wednesday, 09 September 2015 23:16

I NOTTURNI DEL VITTORIALE “MEMENTO AUDERE SEMPER”

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Con Notturno d’Autore il Vittoriale degli Italiani ha aperto le sue porte dalla ore 21 alle 23 offrendo l’opportunità di visitare le stanze, note e meno note, della Prioria, la casa di Gabriele D’Annunzio.

 

Soltanto tre date concesse per le visite crepuscolari, il 25 luglio, 22 agosto e a finire il 05 settembre, due turni con inizio alle ore 21. Nel primo turno di visita una guida di eccezione: Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione il Vittoriale degli Italiani.

Gabriele D’Annunzio, un uomo di oggi, di ieri, di domani,non è in casa ma ha lasciato le chiavi per la visita, questa è l’atmosfera che si respira muovendosi da una stanza all’altra.

Reduce dall’impresa di Fiume, D’Annunzio cerca una casa fuori dal caos; scrive a De Ambris, suo compagno nell’impresa fiumana: « Sono avido di silenzio dopo tanto rumore, e di pace dopo tanta guerra ». 

Il respiro di D’Annunzio sembra impregnare ogni singolo oggetto, studiato nella sua allocazione, per destare nello sguardo del visitatore la curiosità di cercare oltre.

Sicuramente un luogo plasmato sul suo proprietario, defilato ma al centro dell'attenzione, lussurioso, spudoratamente provocatorio negli intenti e nei risultati, irriverente per le altrui esigenze.

Una casa che parla e racconta, un libro nel libro... magari se ci si siede e si aspetta prima o poi arriva...

Fin dall'entrata si capisce che non è un luogo comune, sette gradini cheportano a un pianerottolo con due porte poste una di fronte all'altra, che conducono entrambe a due “stanze” d’attesa, con significati contrapposti: l’Oratorio Dalmata (a sinistra) per gli ospiti graditi e la Stanza del Mascheraio (a destra) per gli ospiti indesiderati. Questa stanza prende il nome da una frase incorniciata sopra allo specchio ivi presente e che cita “ Teco porti lo specchio di Narciso? / Questo è piombato vetro, o mascheraio. / Aggiusta le tue maschere al tuo viso / Ma pensa che sei vetro contro acciaio”

E poi a seguire la “Stanza della Musica, del Mappamondo e della Zambracca dove D'annunzio morì per emorragia cerebrale il primo marzo del 1938, la stanza da letto o stanza della Leda”con un incipit sullo stipite della porta “Genio et voluptati” (Al genio e al piacere), la Stanza del Lebbroso, dedicata alla meditazione, con un letto, detto ‘delle due età’ perché ‘quasi culla e quasi bara;dove la salma del poeta fu collocata per le esequie private.

E così si arriva alla “Stanza dello scrittoio del monco”e se si osserva si può ancora vedere un'immagine: ecco D'Annunzio con il tagliacarte aprire una lettera... parole di donna, un leggero sorriso e poi? Poi fastidio, una busta neanche aperta gettata sul pavimento, “non è degna!”.

Una casa che è un invito ad osare sempre, alla ricerca del piacere assoluto, l'uomo per l'uomo, lo star bene all'ennesima potenza, non un bene comune ma l'edonismo lasciato a testimone dall'uomo D'annunzio.

A conclusione della visita un brindisi nei loggiati della Prioria.

 

Un plauso alla straordinaria organizzazione e all'iniziativa: “Eja, Eja, Eja, Alalà!”

L'edizione numero quindici del Garda Jazz Festival ha avuto come obiettivo quello di “enfatizzare l'idea del bisogno di musica per stare meglio con se stessi, per stare bene anche con gli altri” ed è ciò che è accaduto a Riva del Garda al Du Lac et Du Parc Grand Resort, ascoltando la musica del Claudio Filippini trio.

“Squaring the circle” è il titolo dell'ultimo album pubblicato dal pianista abruzzese, classe 1982, uscito per la Cam Jazz a maggio di quest'anno, festeggiando così i 10 anni del sodalizio artistico con la sua formazione, composta da Luca Bulgarelli al contrabassoe Marcello di Leonardo alla batteria.

In questo album il “trio Filippini”  ha voluto reinterpretare i classici del songbook americano, donando loro nuova linfa, in alcuni casi stravolgendone l'armonia e in altri arricchendoli con dell'elettronica.

L'evidente intesa dei musicisti sul palco era palpabile, il trio ha sapientemente giocato con i brani della scaletta proponendo variazioni, virtuosismi e assoli, che hanno strappato più di un applauso.

Il brano di apertura “Impressions” (J.Coltrane), nel quale Filippini ha voluto inserire una citazione a “My favorite things” (J.Coltrane), ha fatto capire da subito al pubblico in sala, che il jazz è soprattutto anima e sensazioni.

Gli altri brani, tratti dall'ultimo album, sono scivolati in una atmosfera magica come “Round Midnight” (B. Hanighen – T. Monk – C. Williams), “Stolen Moments” (O. Nelson),”Jitterburg Waltz “ (F. Waller) e da composizioni dello stesso Claudio Filippini:“Landscape” - album “Facing North” (Cam Jazz/Gennaio 2013); e “Il Fiore purpureo”, “Coralli”, “The beast instinct” - album “Enchanted Garden” (Cam Jazz/Settembre 2011)

Il bis non poteva mancare con la bellissima “Flying horses” sempre tratta dall.album “Enchanted Garden” del 2011.

Una serata che ha lasciato il pubblico con le emozioni profonde che solo la musica dei grandi artisti sa dare.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni anno a San Lorenzo rivivono le "Notti magiche a Campo", serate musicali che aggiungono magia alla magia di un borgo antico e di un periodo già di per sé incantati.

Organizzata con dedizione e successo dal CTG, Centro turistico giovanile di Brenzone, la rassegna ha proposto ieri sera l'emozionante spettacolo di Gino Paoli e Danilo Rea, dal nome "Due come noi che...". - ...Che amano la musica, una delle arti che più emozionano - introduce Paoli spiegando quei puntini di sospensione, per poi raccogliere nello stesso sentimento il pubblico dell'anfiteatro naturale, con ventun brani scelti tra i suoi classici e altri capolavori della canzone popolare, riarrangiati nello spirito jazz e della musica leggera.

Una musica "senza fronzoli, senza proiezioni", come la vive Paoli, quasi immobile sul palco, la sigaretta tra le dita, lo sguardo serio quasi imbronciato: è un poeta, la cui forza sta nell'intima interpretazione e asciutta teatralità.

Questa sera seconda "notte magica": allieterà la veglia alle stelle cadenti l'orchestra Mosaika, ensemble di 30 e più elementi di origine, lingua e cultura diverse, diretto dalle sapienti mani dei maestri Marco Pasetto e Tommaso Castiglioni. Il progetto musicale presenterà brani e sonorità dal Mondo, provando come l'integrazione tra culture possa essere non solo concretamente possibile ma anche generatrice di arte e bellezza.

Inizio concerto alle 21:30. Per arrivare si sale a piedi per una ventina di minuti lasciando l'auto a Brenzone. All'arrivo a Campo, vi accoglierà l'organizzazione con la biglietteria e stand gastronomici. Si consigliano abbigliamento e scarpe sportive, munirsi di torcia e di qualcosa per sedersi sull'erba.  

Come dice Gino Paoli, la Poesia, prima che un testo scritto o una canzone, è un modo di vedere le cose. Salire a Campo, sulla pendice del Baldo immersi tra gli ulivi mentre il cielo imbrunisce sul Garda, è senz'altro una via privilegiata per incontrarla.

Informazioni e contatti: Associazione Pro Loco Per Brenzone 045.7420076

Scaletta “Due come noi che”:

Una furtiva lagrima

Time after time (Lucky to be loving you)

O Sole mio

Sapore di Sale

Un addio

Io che amo solo te

-Medley pianistico-

Vedrai vedrai

Il nostro concerto

La gatta

Fingere di te

Che cosa c'è

Letra de como fue

Sassi

Que reste t'il de nos amours

Vivere ancora

Albergo a ore

Reginella

Il cielo in una stanza

Bis:

Una lunga storia d'amore

Senza fine

Ti lascio una canzone

Siamo ormai tutti ben abituati a vedere il “Mondo dall'alto”, con un semplice scroll del mouse in quella diavoleria di Google Earth. Immaginiamo per una volta di arrivare così in alto, tanto da poter vedere Australia Europa e America in un colpo solo, ma con gli occhi dell'anima. E grazie alla Musica.

 

Tutto ciò è potuto accadere all'Anfiteatro del Vittoriale nell’ultimo appuntamento live di Tener – A - Mente 2015 con John Butler Trio.

 

Oltre due ore di concerto, bellezza pura di suono e di intenti. Fondono e plasmano insieme sonorità australi e boreali, la forza della tradizione rurale con il meglio della musica anglosassone.

John alterna le sue chitarre acustiche ed elettriche, con banjoukulele e lap steel. I brani sono melodici e ritmati, cantati o solo strumentali, e che sia country, o rockceltic o bluesreggae o folk in 6/8, è la magia bluegrass che zampilla in tutto il repertorio, squillante, ricco e pieno di vitalità.

 

Il cantautore si scusa di non sapere l'italiano ma è consapevole che la sua musica andrà ben oltre alle parole. Accade così che ci si trovi a viaggiare nel tempo e nello spazio, attraversare le stagioni, “surfare” un'onda dell'oceano, o sorvolare lande e praterie. Cieli immensi, il sole e il buio, l’arsura e il temporale, tutti gli elementi naturali sono a portata di immaginazione.

Completano il trio Grant Gerathy (batteria, percussioni e voci) e Byron Luiters (basso, contrabbasso, tastiere e voci).

 

Caratteristica costante è la ricerca di tutte le molteplici declinazioni del suono, ma sempre con gusto e totale padronanza dell’effetto, che anche nei momenti di maggiore energia e intensità non perde mai di misura e definizione.

 

Standing ovation sulla scia di Ocean, solo strumentale di 12 minuti sulla 12 corde. Le potenzialità dello strumento e del pensiero si inseguono e si scoprono a vicenda. Non è più tecnica. E' sperimentazione libera e mai caotica, il virtuosismo si eleva alla pura emanazione di gioia.

 

Stupisce ed emoziona in una serata straordinaria grazie alla location del Vittoriale e l’organizzazione sempre perfetta.

 

 

La scaletta: 

 

Cold Wind

Mystery Man

Better Than

Anything

Bullet Girl

Fire In The Sky

Used To Get High

Pickapart

Ocean

Blame It On Me

Grooving Slowly

Ragged Mile

Don’t Wanna

Zebra

 

Bis: 

Losing You 

Funky Tonight 

Livin’ In The City

 

Tuesday, 04 August 2015 09:53

IL SUONO DI ARTO LINDSAY AL VITTORIALE

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Penultimo appuntamento al Vittoriale di Gardone Riviera del ciclo “Tener-a-mente 2015” spin off  “Tener-a-mente oltre” è stato dedicato  ad Arto Lindsay.

Teatro dell’evento il Laghetto delle danze, chiuso al pubblico per decenni e riaperto nel marzo 2013. Nel laghetto, a forma di violino, confluiscono due torrenti, battezzati dallo stesso D'Annunzio "dell'Acqua Pazza" e "dell'Acqua Savia". Ambient sicuramente adatto alle sonorità ed alla musica di questo musicista, creativo e provocatore e oltre modo non definibile come genere.

E’ arrivato solitario con la sua chitarra, ha attaccato un jack, ha preso dal suo zainetto lo spartito, lo ha posizionato su cavalletto e poi vai….. ci si aspettava mettesse anche il cappello davanti o la custodia della chitarra aperta, come i suonatori che si incontrano nelle metrò, tanta la semplicità nel porsi al pubblico.

Il suo stile sulle corde “atonale” ha prodotto riverberi sull’acqua del laghetto che hanno dato un ordine a ciò che veniva eseguito, a ricordarci che la natura certamente ha le idee più chiare dell’uomo.

Arto Lindsay aveva freddo, l’ha detto in italiano. Quasi stupito dei bravo di alcuni del pubblico, pochi applausi quasi a far capire che forse non a tutti è dato di capire, defezioni fin quasi dalle prime battute …. il suo obiettivo era provocare e ci è riuscito in parte…forse.

Nota di colore di tutta la serata l’inedita versione della poltrona Proust proposta dell’arch.Alessandro Mendini, testimonial d’eccezione dell’evento “D’Annunzio e i Giardini di Pan”(Vittoriale degli Italiani, fino al 31 ottobre 2015) e realizzata da Magis, per l’occasione nel color violato, inventato proprio da D’Annunzio, una sorta di “colore ibrido  tra il rosa e il viola. E pensare che la leggenda vuole che quando D’annunzio e Proust si incontrarono non nacque alcuna simpatia per l’altro.

Che dire, serata dalla gradevole temperatura, scenario ed organizzazione straordinari.

 

Monday, 20 July 2015 00:00

LES BALLETS JAZZ DE MONTREAL

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Arriva a Verona come una primavera Les Ballets Jazz de Montréal, come un vento fresco che il linguaggio del corpo attende, ormai libero dalla grammatica del proprio peso.

Les BJM - compagnia canadese di danza contemporanea e jazz - va in scena al Teatro Romano con uno spettacolo carico di eleganza, intima energia e fisicità dinamica, sulle musiche di Philip Glass, Paul Baillargeon (noto per le colonne sonore di Star Trek) e un iconico mix dal jazz a canzoni popolari israeliane. Nello spazio teatrale, che si riduce e si amplia come una lente, si sviluppano tre movimenti, tre coreografie firmate Cayetano Soto, Rodrigo Pederneiras, Barak Marshall.

ZERO IN ON è l'esordio delicato di due corpi lunghi pieni di grazia, che ci invitano ad afferrare quell'energia vitale che rende tutti liberi creatori del proprio destino: nella curva dei gesti, nelle mani che cercano, nella scoperta dello spazio in un tempo così breve da non esistere.

ROUGE è il battito tribale, la danza poderosa di una umanità primitiva, scandita dalla naturale forza di onde e tuoni, urla animali, che ci portano dentro a un respiro lungo come un mantra: ode alla capacità di ripresa, al vigore, alla resilienza.

HARRY è più teatro che danza, è la messa in scena della quotidianità che si ripete, nel desiderio di appartenenza, nell'identificazione dell'io, nella ricerca dell'amore: lo scoppio di un palloncino rosso, la morte di Harry, il suo funerale, l'arte di essere umani nell'avvicendarsi di romanticismo, onore, dissimulazione, stupidità... "Love is stupid" she said.

Tre movimenti che mostrano la meraviglia della vita, una straordinaria energia, la storia dell'uomo che è in tutti noi e il continuo imparare a riposizionare noi stessi, costante ricerca che caratterizza Les Ballets Jazz de Montreal "always on the move".

Un sabato sera in cui il pubblico si è lasciato trasportare da tutto questo, dalle mani che vibravano, dallo sfondo rosso senza fronzoli, dai corpi abitati da sensualità e potenza, che alla fine molti si saranno detti: "vorrei poter ballare".

Tuesday, 14 July 2015 15:28

MARIO BIONDI EMOZIONA IL VITTORIALE

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In una calda serata d'estate, nello stesso incantevole scenario dove è stato girato il video del singolo “Love is a temple”, Mario Biondi regala al pubblico dell'Anfiteatro del Vittoriale, a Gardone Riviera, due ore di grande musica, accompagnato da un'orchestra di sei elementi con Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere, David Florio voce e chitarre, Marco Scipione al sax, Fabio Buonarota ai fiati. A chiudere il palco le gemelle Romina e MiriamLunari, le due vocalist, che con le loro coreografie, danno alla scena il giusto tocco di originalità.

Mario Biondi, vocalizza e cambia di tonalità, colora l'aria mossa da una leggera brezza, dando vita ad un jazz-funk caldo, passionale e profondo, muovendosi sul palco con grande disinvoltura.

L’artista presenta in questa tourné, iniziata il 5 maggio scorso, nuovo album di inediti dal titolo “Beyond”(Sony Music) uscito nella stessa data.

La scaletta della serata ripercorre tutta la migliore produzione discografica di Biondi, da “Handful of Soul a If”, passando per Duesino a Sun, senza dimenticare “Be Lonely”, “My Girl” dei Tempation e la straordinaria “Lowdown” di Boz Scaggs.

L’unico brano cantato in italiano è l’intenso “La voglia, la pazzia, l'idea”, scritta da Andrea Celestino, Diego Calcagno, Mario Ranno, Nerio Poggie poi oltre, appunto, “Beyond”.

Alla fine “The Voice” non lascia senza un bis il pubblico del “Vittoriale”, dedicandogli “This is what you are”, il brano che nel 2004 lo ha consacrato al grande pubblico, salutandolo subito dopo con una session a tempo di regge,  scatenando una “processione ballante” sotto al palco dell’anfiteatro.

Un saluto reciproco in una serata nella quale il pubblico ha fatto sentire tutto il suo affetto per il grande artista

Il “servizio bello” di casa non sarà forse alla moda ma basta una lucidata e può tornare a splendere come un tempo.

Spandau Ballet, a 35 anni dal periodo d’oro, tornano dal vivo in forma smagliante, con brani nuovi oltre agli eterni successi, per un tour che quest'estate li porterà anche a Lignano, Riviera Adriatica, Ibiza e California.

La band entra in scena al suono di gong, eleganti negli abiti ma con fare diretto. Fuori di retorica e teatralità, ognuno prende il suo posto su di un palco ridotto al minimo e con impianti essenziali: sembrano dire "siamo tornati per suonare", senza altre sovrastrutture.

La cornice dell'Arena di Verona, non proprio gremita, raccoglie un pubblico di fedelissimi appassionati, rado sugli spalti ma compatto nel partecipare.

Sorprendenti sono (ancora) le voci, quella calda e agile di Tony Hadley (che stoico resiste al clima torrido della serata senza scomporsi affatto nel suo completo blu) ma anche quelle degli altri componenti del gruppo: l'amalgama dei cori è davvero notevole.

E presto è l'anfiteatro intero a cantare con loro all'unisono, come sulle note di True e di Lifeline.

Standing ovation sarà poi per I'll fly for you, la canzone che li ha consacrati come star in Italia: "You know, whenever we play this song we think of Italy", e via con l'intro di sax!

Dopo una bellissima Empty Spaces di sole chitarra e voce, scelgono di accennare in acustico anche Gold... è solo un assaggio di quella che terranno per esteso come gran finale del concerto, subito dopo un altro grande successo: Through the Barricades.

 

Un anno fa il reclutamento di volontari per quello che sembrava un esperimento: farsi fotografare in casa propria.
Non un ritratto qualsiasi dunque, ma una ricerca sul binomio persona-casa.
Quali sguardi, quali atteggiamenti, quali espressioni si assumono quando ci si trova nell’ambiente a noi più familiare? Che gesti quotidiani e caratteristici si compiono, quali stanze narrano la nostra vita?
 
Nell'emozionante percorso di incontri, in questi mesi Gianluca De Santi è entrato fisicamente nello spazio altrui, con entusiasmo e delicatezza, scoprendo presto anche aspetti inattesi: non per tutti infatti la Casa corrisponde alle proprie quattro mura. Alcuni hanno scelto di farsi ritrarre in luoghi diversi, ma che per loro rappresentavano la Casa molto più dell’abitazione.
 
Alla fine del progetto, 33 persone si sono lasciate conoscere un po' di più, un po' per gioco, un po' per mettersi alla prova (E "Non per tutti parlare di sé davanti ad un obiettivo è stato un momento intimo facile da condividere” racconta oggi Gianluca).
 
Rieccole finalmente riunite sotto lo stesso tetto, nella mostra "Home Portraits" dal 21 al 23 maggio 2015 a "Libre Verona".
Gianluca De Santi è partito dalla "Casa" come denominatore comune, finendo per cogliere, dei suoi soggetti, l'unicità.

 

 

Il 27 Settembre 2014 il Gruppo Fotografico Il Fotogramma, con il patrocinio del Comune di Nago-Torbole e della Comunità Alto Garda e Ledro, inaugura presso il Forte Superiore Nago-Torbole (TN) la prima edizione del Nago-Torbole Photofestival.

Radio Garda Fm La Prima Radio del Lago di Garda ha scelto di essere partner di questa manifestazione per promuovere il territorio del Garda anche attraverso la fotografia.

L’evento si propone di essere un importante momento di scambio tra esperti e simpatizzanti dell’arte fotografica che avranno così l’occasione di avvicinarsi a contenuti e lavori sia della fotografia amatoriale che di quella professionistica.

I soci de Il Fotogramma esporranno le loro opere a tema comune all'interno della mostra fotografica collettiva "Il Tempo". Inoltre, per l'intera durata della manifestazione, vi saranno diverse esposizioni fotografiche dislocate in diverse sedi e saranno tutte visitabili gratuitamente.

Tra i principali protagonisti del Photofestival si segnalano: Myriam Meloni con la mostra Behind the Absence/Silenziosa Assenza, Olaf Kreinsen con la mostra Urban trees e Spiriti, Thomas Cristofoletti con la mostra Champa e Paolo Aldi che terrà un workshop dal titolo “Fotografia a foro stenopeico".

Radio Garda Fm in qualità di mediapartner sarà presente con la cronaca dell’evento sui suoi Social Networks (Facebook, Twitter, Google+, Instagram, Pinterest) anche con selfie, minifilmati e videointerviste che verranno replicate  sulla piattaforma IPTV GardaTv.

Radio Garda Fm seleziona i migliori eventi del Lago di Garda e delle province illuminate dal suo segnale, ovvero Brescia, Mantova, Verona, Trento, Vicenza e Padova.

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